Il Packaging Ecosostenibile consiste in un sistema di correzione degli errori di stampa la cui adozione apporta vantaggi sia alle ditte, sia all’ambiente circostante. Brevettato dal marchio italiano Rotoprint, permette a tutti gli operatori che hanno giornalmente a che fare con il confezionamento di prodotti non soltanto di intervenire sul prodotto già stampato, ma soprattutto di riutilizzare e, quindi, riciclare, ogni tipo di imballaggio.
La sua realizzazione è stata resa possibile dagli sviluppi della stampa digitale e si presenta come una vera e propria funzione di specifiche stampanti e macchinari. Il packaging può essere considerato, infatti, come la naturale evoluzione delle funzionalità delle stampanti green.
Applicabile a tutti i processi a stampa (flessografica, offset, rotocalco e serigrafica), nasce come esigenza per rispondere alle nuove linee guida dettate dalla Comunità Europea in merito all’etichettatura delle confezioni dei prodotti alimentari. Tali confezioni, considerate per la maggior parte come prive di alcuni importanti riferimenti per il consumatore, primo fra tutti l’assenza della dicitura DOP (denominazione d’origine protetta), hanno reso urgente la creazione di uno strumento che potesse ovviare al problema senza comportare ulteriori costi per l’impresa.
Ripetere un intero processo di stampa provoca, infatti, una perdita economica, accompagnata dal conseguente ritardo della consegna al cliente che si traduce in un’ulteriore perdita in termini di immagine. In assenza di questo strumento, inoltre, molte imprese in futuro potrebbero rischiare di dover pensare anche allo smaltimento delle confezioni “sbagliate”, operazione anch’essa da pagare.
La progressiva adozione del packaging da parte delle imprese ed i risultati ottimali sulle confezioni dei prodotti alimentari, hanno favorito il fatto che il sistema stia gradualmente prendendo piede in tutti in quei settori che hanno a che fare con la creazione di imballaggi dove, ancor prima della correzione della stampa, si cerca di intervenire sulle componenti stesse dei supporti, optando per materiali che siano biodegradabili o comunque riciclabili.
Il termine Packaging, infatti, nella sua accezione più ampia, si riferisce anche agli aspetti propriamente materiali dell’imballaggio, settore verso cui l’Unione Europea è intervenuta nella stessa direzione seguita per la stampa delle etichette. Sotto il profilo dei costi, le stampanti ed i macchinari risultano tuttora alquanto proibitivi, ma i supporti saranno sicuramente interessati da un notevole margine di crescita. Le stime per il futuro, infatti, sono più che positive: entro il 2014 almeno il 15% di imprese coinvolte nei processi a stampa, si avvarranno di supporti sempre più sofisticati nelle operazioni di modifica dei prodotti.