Come rivelano i dati dell’International Paper, leader nel settore della fornitura di carta, per quest’anno e nel prossimo futuro sembra confermato un calo generalizzato della stampa offset a favore dei nuovi prodotti digitali della comunicazione elettronica. Tale trend negativo inizia a svilupparsi nel 2007, anno in cui gli Ebook iniziano a prendere piede e sembra decisamente destinato a perdurare almeno fino al 2016, in vista dei progressi della stampa digitale anche per quel che riguarda i formati 50x70 (con particolare riferimento all’Europa Occidentale ed i paesi del Nord America).
Quel che emerge è certamente un periodo critico per tutte le imprese del settore che devono adeguarsi alle nuove modalità e strumenti di comunicazione, accompagnato dal timore che la diminuzione dei volumi di stampa sia ormai un processo ineluttabile che comporterà la sua scomparsa. Di fronte a questo scenario saranno, quindi, sicuramente premiate le aziende che sapranno adattarsi alle nuove ed attuali esigenze di consumo e di marketing.
Una prima testimonianza di questo cammino è dimostrata dal crescente aumento del numero di consulenze tecnologiche esterne e la costituzione di nuove partnership con società creative da parte di imprese che operano nell’offset, ma a cui mancano le specifiche competenze per affrontare l’evoluzione in atto. Tale tendenza si registra in maniera uniforme e generalizzata in tutta Italia, a dimostrazione di come l’intero mondo della stampa sia fortemente intenzionato a rinnovarsi piuttosto che scomparire. I dati disponibili, inoltre, nonostante indichino certamente un costante declino dei supporti caratacei come riviste e manuali tecnici, rivelano al contempo una crescita sia di altri settori dove la carta continuerà ad essere indispensabile come il Packaging, sia di nuove modalità di realizzazione dei “vecchi” supporti come i libri autoprodotti in modalità print on demand.
Ulteriore conferma che la carta non scomparirà è testimoniata, inoltre, dal costante interesse in termini di affluenza per eventi come Festival e Saloni dedicati ai libri. Il Salone del Libro di Torino dello scorso mese ha chiuso la sua edizione attestando perfino un record rispetto agli appuntamenti precedenti; i 300mila visitatori oltre a registrare un 7% di biglietti in più, sembrano decisamente ridurre i timori dello scenario che una prima lettura dei suddetti dati potrebbe far evincere: come ha affermato Rolando Picchioni, il Presidente della fondazione che si occupa dell’allestimento del Salone, l’editoria digitale sembra quasi aver reso “più belli” i libri, sicuramente destinati quindi, come concordano anche i colossi dell’editoria (La Feltrinelli, De Agostini, Einaudi), a restare sugli scaffali per molti e molti anni.